Neuroarchitettura e Benessere abitativo: come un profumo o un colore possono farci sentire bene tra le pareti di casa? La neuroarchitettura nasce dagli studi di biochimica e dall’epigenetica, che dimostrano come i nostri comportamenti e lo stato di BenEssere siano inevitabilmente influenzati dall’ambiente in cui viviamo. Ogni stimolo sensoriale determina la qualità della nostra esperienza nello spazio.
Neuroarchitettura
La neuroarchitettura nasce dalla moderna esigenza di progettare spazi abitativi che siano promettenti per il benessere delle persone. Per questo negli ultimi decenni si è cominciato ad applicare le neuroscienze all’architettura. Si è partiti dunque dalla consapevolezza che a livello neuronale ci sono aree del cervello specializzate nel riconoscimento di forme geometriche, profumi, luci, suoni e colori dalle quali giungono immediatamente delle sensazioni. Così, entrando in una stanza avremo subito un certo tipo di percezione che susciterà le emozioni corrispondenti. Un architetto che voglia pensare al benessere degli spazi in cui viviamo, ne terrà conto in fase di progettazione.
Profumi, suoni, luci, colori
Quando entriamo in uno spazio, arriva subito un colore, un suono, il grado di luminosità e, più di tutto, la sua impronta olfattiva. I profumi si legano a ricordi e stimolano emozioni. Pensiamo al profumo di casa, a certi aromi che solo a risentirli ci richiamano momenti vissuti e tutte le sensazioni correlate. L’olfatto è il senso più antico, insieme all’udito. Perciò la qualità abitativa viene determinata innanzitutto dai profumi dell’ambiente e dai suoni, ai quali si aggiungonole forme e la disposizione degli arredi e degli oggetti, con i loro colori. Per rilassarci usiamo i toni pastello, quelli neutri, i verdi e gli azzurri, mentre per energizzarci possiamo osare con i rossi, i gialli, gli aranciati. Pensiamoci, ogni dettaglio può fare la differenza.
Neuroarchitettura e Benessere abitativo
Un connubio perfetto per creare luoghi adatti a raggiungere quello stato di comfort che ci fa sentire a nostro agio. Che sia la nostra abitazione o il luogo in cui lavoriamo, piuttosto che dove decidiamo di trascorrere il nostro tempo libero, ogni spazio ci espone a diversi stimoli, ai quali noi esseri umani rispondiamo inevitabilmente. Secondo l’epigenetica le esperienze che facciamo nell’ambiente quotidiano sono in grado non solo di generare certi tipi di risposte da parte del nostro sistema organico, ma anche di modellare l’attività dei nostri geni. E’ provato infatti che l’ambiente genera modificazioni a livello cellulare. Da qui l’importanza di vivere in luoghi che siano per noi sani, piacevoli e belli.